Il solitario

14 Ottobre 2018

Keep calm and read a book

– Keep calm and read a book –

Subito dopo era caduto il libro, con le poesie di Keats. una diceva, sì, diceva, perchè le poesie dicono oppure stanno zitte.
I versi, la fama, la bellezza
sono intensi davvero,
ma più intensa è la morte.

Il corpo di mamma è bruciato con tutta la vestaglia. Presi la scatola delle ceneri al deposito delle cremazioni. Ora stanno sotto il pino spezzao.
Ci penso quando faccio i due solitari con le carte napoletane. Lei siede sulla sedia, le spalle al camino acceso, legge un libri, smette quando stende le carte.
Si chiamano solitari, ma i miei sono accompagnati da lei.
Sono accompagnato negli isolamenti da voi che ufficialmente non ci siete.

E. De Luca, il giro dell’oca

Nota di Marilena Lucente: dopo aver parlato del padre, il racconto scivola sulla madre, sul momento in cui lei è morta, “nel primo minuto avevo gridato una sillaba lunga, la negazione breve”. tutto nuovo, per uno che non grida.
l’eredità è scoperta continua, un gesto, un’espressione, un modo di arrotolare le maniche della camicia, il momento del giorno dedicato al solitario.

Il solitario. tra i giochi più misteriosi de mondo, la concentrazione su quattro file di carte, il mazzo tra le mani, le possibilità, la sequenza giusta che bisogna ricomporre nonostante il caso, la domanda silenziosa prima di incominciare la partita. e i pensieri inattesi, come carte girate.
Sono momenti di pura filosofia, i solitari.
E’ una solitudine densa, compatta. Una armatura.
Un passatempo antico. Chiunque abbia conosciuto una persona che faceva i solitari sa di cosa sto parlando. e perchè quel gesto, quella postura, rimangono negli occhi anche quando non ci sono più.

oca