– Keep calm and read a book –
Marì dint’o silenzio, silenzio cantatore,
nun te dico parole d’ammore
ma t’è ddice ‘o silenzio pe’ mme.
Voci dentro un silenzio: l’esperienza fu fissata per la prima volta dal profeta Elia che intese la divinità parlare in una “voce di silenzio sottile”.
Uno speciale turbamento arriva a percepire l’ultrasuono del silenzio. L’udito umano è scarso. Ma nel fervore di accostamento alla persona amata, la gola serrata a morso che non riesce a dire, ecco che l’udito si dilata e percepisce il silenzio cantatore, aggettivo che combina canto e incanto. Elia, profeta in fuga, braccato e nascosto in u posto deserto, scuolta tuoni, vento, schianti di fiamme intorno e non in quelli trova la sperata voce della divinità. La riceve invece in un minuscolo fruscio, simile a polvere, in un vortice di tensione, i nervi acustici drizzati come antenne.
E. De Luca, Diavoli custodi
Nota di Marilena Lucente: I mostri, si legge nella quarta di copertina di questo libro, sono i diavoli custodi dell’infanzia, nessun angelo può tenerli a bada”. Tra i diavoli custodi, tra i mostri che non si riesce a tenere a bada, viene rubricato il silenzio. Quello bello, cantatore, incantatore – così lo canta Libero Bovio, e quello che spaventa, quello opaco, che cresce a dismisura.
A me vengono in mente, come lame, gli ultimi versi de “Le parole” di Montale: “le parole/ dopo un’eterna attesa/ rinunziano alla speranza/ di essere pronunziate,/ una volta per tutte/ e poi morire/ con chi le ha possedute”.
La pagina di Erri de Luca invece finisce così:
“In qualche notte senza luna, sdraiato sotto un’espansione di stelle, ho creduto di sentirmi al centro della galassia. Era lo sgomento di essere bersaglio puntato dall’alto. La pelle scottata e salata dal giorno di mare portava la carica elettrica per attirare il fulmine, senza una sola nuvola”.
Avere sulla pelle la carica elettrica per attirare il fulmine, in cielo nessuna nuvola: siamo così lontani dalle intenzioni del mondo.
23 Settembre 2017
Keep calm and read a book