Parlare con chi non c’è più. Scoprire cosa lasciare andare e cosa tenere.

21 Ottobre 2018

Keep calm and read a book

– Keep calm and read a book –

Siamo esseri umani imperfetti, consapevoli di quella mortalità anche quando la respingiamo, traditi proprio dalla nostra complessità, e così schizzati che quando piangiamo chi abbiamo perduto piangiamo anche, nel bene e nel male, noi stessi. Come eravamo. Come non siamo più.
Come un giorno non saremo affatto.

J. Didion, L’anno del pensiero magico

Nota di Marilena Lucente: La morte non si impara mai. Figuriamoci dai libri. Accade il contrario, casomai: è la morte che insegna come vivere, ad esempio, quello per cui ha senso vivere. Eppure questo libro ha la capacità di raggiungere certi passaggi impervi dell’anima, che sento di doverlo rileggere ogni tanto.
“La vita cambia in fretta.
La vita cambia in un istante.
Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.
Il problema dell’autocommiserazione”.

Joan Didion scrive così, con queste frasi brevi e asciutte, anche spietate. perchè vuole, lo pretende proprio, qualcosa di grande e sconfinato: il Ritorno del passato. Forse, semplicemente del marito che è morto. Mille domande affollano la sua solitudine e il suo dolore. Mentre cerca di rispondere, va indietro nei giorni, cammina, ci cammina dentro. Cerca, cerca senza sosta.
Il pensiero magico del titolo è il parlare, come fanno i bambini con gli alberi, con chi non c’è più. Con chi ci ha lasciato. Allora ritornano frasi che solo dopo hanno un senso. Come quella volta che lui le aveva detto:
“Dovevi sentirla cambiare, la marea. E dovevi abbandonarti al cambiamento”.
Solo con questo lasciare andare, via via che si scopre cosa lasciare andare e cosa tenere, cambia il senso di tutto, anche del tanto desiderato ritorno.

cosa lasciare andare