Pioggia

27 Maggio 2017

Keep calm and read a book

– Keep calm and read a book –

Volevo che le nostre paure, i trabocchetti che abbiamo teso a noi stessi, che continuiamo a tenderci, si accoppino. Correggimi, se sbaglio, correggimi se sbaglio.
Stai con me, riportami alla vita. Dimmi: sii luce.
Ma cosa ti ho dato poi? Solo parole, e cosa possono le parole?
Probabilmente talvolta possono. E forse ci sono dei momenti di grazia in cui il cielo si apre anche sulla terra.

D. Grossma, Che tu sia per me il coltello

coltelloNota di Marilena Lucente: Yiar e Myriam ancora non si dicono tutto. Il loro dialogo è fatto di frasi dette e altre strette nel silenzio e nel cuore. Piove, finalmente, a Gerusalemme. Questo ultimo capitolo si intitola appunto “Pioggia”. Avevano scelto un evento al di fuori di loro, qualcosa che potesse decidere per loro, al posto loro, la fine della storia. La pioggia. Ma adesso non è a quello che stanno pensando: qualcosa di grave è successo nel giardino di Yiar. E Myriam sta andando da lui. Un’altra promessa infranta. Sono cambiate tante cose. lettera dopo lettera, parola dopo parola. Sono cresciuti, caduti, precipitati, innamorati, felici come non sono stati mai, tristi. La città è deformata dalla pioggia. Myriam sta andando da lui, da loro. Si incontrano nell’acqua. Quando lo vede: “Poi, per un attimo, ha aperto gli occhi, mi ha guardato, e li ha richiusi con dolore. Ho visto le sue sopracciglia fremere e ha emesso un gemito come non ho mai sentito provenire dalla bocca di un uomo. Ha ripetuto il mio nome ancora e ancora e ancora”. Poche righe dopo il libro è finito. Finiscono anche i miei commenti, la nostra lettura condivisa, il nostro appuntamento quotidiano con David Grossman. Personalmente so già che mi mancherà moltissimo.