25 aprile

25 Aprile 2016

I giorni e la Storia

aprile
I giorni e la Storia –

 

E allora noi vili
che amavamo la sera
bisbigliante, le case,
i sentieri sul fiume,
le luci rosse e sporche
di quei luoghi, il dolore
addolcito e taciuto
– noi strappavamo le mani
dalla viva catena
e tacemmo, ma il cuore
ci sussultò di sangue,
e non fu più dolcezza,
non fu più abbandonarsi
al sentiero sul fiume –
non più servi, sapemmo
di essere soli e vivi.

C. Pavese, E allora noi vili.

25aprile2Nota di Marilena Lucente:
Pavese, il più inquieto e il più amaro dei poeti della resistenza: “Tutti quanti sfuggimmo/tutti quanti gettammo/ l’arma e il nome”. Il solo capace di raccontare “il volto assorto del giorno” – che resta ancora un giorno di Liberazione e non semplicemente un 25 aprile – dopo “gli istanti che stillano nel buio, al di là delle cose”. Per questo il cuore sussulta ancora di sangue.


25 aprile 2017
In un periodo in cui la strage di bambini innocenti e’ diventata un evento quotidiano così come la morte di migranti in cerca di un futuro migliore, in tempi in cui la guerra e’ dietro l’angolo…il 25 aprile sia vissuto da ciascuno di noi nel suo significato piu’ autentico. Che ovunque si possa sempre beneficiare del valore inestimabile della libertà godendo di “cuore, mente e mani liberi”… Buon 25 aprile a tutti!
Dirigente Scolastica Antonella Serpico

25aprile


Tu non sai le colline
dove si è sparso il sangue.
Tutti quanti fuggimmo
tutti quanti gettammo
l’arma e il nome. Una donna
ci guardava fuggire.
Uno solo di noi
si fermò a pugno chiuso,
vide il cielo vuoto,
chinò il capo e morì
sotto il muro, tacendo.
Ora è un cencio di sangue
e il suo nome. Una donna
ci aspetta alle colline.

Cesare Pavese