La smarginatura

30 Settembre 2020

Keep calm and read a book

– Keep calm and read a book –

“Fu – mi disse – come se in una notte di luna piena sul mare, una massa nerissima di temporale avanzasse per il cielo, ingoiasse ogni chiarore, logorasse la circonferenza del cerchio lunare e sformasse il disco lucente riducendolo alla sua vera natura di grezza materia insensata. Lila immaginò, vide, sentì – come se fosse vero – suo fratello che si rompeva.

Lì, in mezzo a esplosioni violentissime, nel gelo, tra i fiumi che bruciavano le narici e l’odore violento dello zolfo, qualcosa violò la struttura organica di suo fratello, esercitò su di lui una pressione così forte che ne spezzò i contorni, e la materia si espanse come un magma mostrandole di che cosa era veramente fatto”.

E. Ferrante, L’amica geniale

Nota di Marilena Lucente: rileggerla sempre, ogni volta che è possibile, l’amica geniale. rileggere un passaggio, una frase che serve a fare luce sulle nostre parti oscure, rileggerla per prepararci insieme all’appuntamento di venerdì.
La smarginatura.
Per capire Lila, per conoscerla, dobbiamo entrare dentro questa parola, questa esperienza che lei – ma anche altri protagonisti fanno – della vita.
Quando le cose si rompono, quando le immagini interne che noi abbiamo del mondo non ci sono più, perdono i contorni, i margini, quando non sappiamo più dove aggrapparci.
In certi passaggi la smarginatura assomiglia agli attacchi di panico, se qualcuno sa di cosa stiamo parlando.
Quando quello che abbiamo di fronte si spezza, si rompe, si smargina, va via – come per Lila, l’immagine del fratello bello e sorridente – allora va via anche una parte di noi, ci smarriamo, ci rompiamo, ci smarginiamo.
E’ una parola che ricorre spesso in tutti e quattro i romanzi, ma che appare proprio qui, in questa fantastica e terribile notte di capodanno, poche e indimenticabili pagine, a metà del primo libro.
lila