Non posso dire “adesso” senza averne nostalgia

13 Luglio 2020

Keep calm and read a book

– Keep calm and read a book –

Il verso è una finestra
azzurra di medina

F. Strumia, Marciapiede con vista

Nota di Marilena Lucente: Non posso dire “adesso” senza averne nostalgia; così è scritto nella prima pagina di questo libro piccolo e misterioso.
Nostalgia. Malattia diagnosticata nel 1688 da un medico, un giovane medico francese in guerra, che si accorge di una strana indolenza, astenia forse la chiameremmo oggi, che ogni tanto prendeva gli uomini dell’esercito. si accorse che accadeva quando non andavano in licenza per molto tempo. ufficiali, generali, soldati semplici: ad un certo punto avevano il bisogno di tornare a casa.
nostos algos: dolore del ritorno.
Dalla nostalgia, questo ce lo aveva insegnato già prima Ulisse, si apprende l’arte della attesa che è una forma del desiderio.
Arriva, la nostalgia, quando si ama molto: è un modo per difendere l’amore, con la forza del pensiero.
Come scriveva Proust “un ritornare poco alla volta, ma spesso”.
Ma anche, come nel geniale Cortazar, la nostalgia può essere la voglia di stare in due posti contemporaneamente.
E persino, un’altra sfumatura, si può provare nostalgia per i luoghi dove non siamo stati mai.
Assomiglia, la nostalgia, alla poesia. almeno per come è raccontata qui: “Il verso è una finestra azzurra di medina”.
E’ uno sguardo, una finestra, un pezzo di cielo, in una stanza.
adesso