Non voglio un nome, non voglio un’etichetta

– Keep calm and read a book –

Date al dolore la parola;
il dolore che non parla,
sussurra al cuore oppresso
e gli dice di spezzarsi.

W. Shakespeare, Machbeth

Nota di Marilena Lucente: e tutto qui il male. Non tutto, ma abbastanza.
Nelle parole che non si fanno linguaggio. Nelle parole che non diventano volto, corpo, sguardo, incontro.
Nelle parole che dovrebbero curare e non sappiamo trovare.
Nelle mille domande di aiuto che riceviamo ogni giorno di cui nemmeno ci rendiamo conto. Tutte lasciate lì, inevase, come in un ufficio polveroso pieno di pratiche arretrate.
Nel male che fa la vita a chi la vive nella solitudine, nel silenzio delle urla in casa, delle bestemmie, della violenza.
Però non la voglio, spero che nessuno la trovi mai, una parola per definire un padre che uccide le proprie figlie. troppi i bambini che muoiono per mano dei genitori. ma non voglio un nome, non voglio un’etichetta.

cuore